3 consigli per sbarazzarsi delle cose inutili e vivere meglio
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3 consigli per sbarazzarti delle cose inutili e vivere meglio

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La settimana scorsa abbiamo parlato dei tre consigli per diventare ordinati senza fatica giungendo alla conclusione che sì, meno oggetti significa più ordine, ma separarsi dalle cose che possediamo è molto difficile.

Se ci fermiamo a riflettere senza lasciarci trasportare dall’emotività, concorderemo sul fatto che conservare solo ciò che davvero utilizziamo migliora la nostra qualità di vita: non solo rende più semplice trovare quello che ci serve quando ci serve, ma è un aiuto anche durante le pulizie o, ad esempio, quando dobbiamo scegliere cosa indossare il giorno dopo.
Se non abbiamo roba inutile risparmiamo tempo in ogni momento della giornata: tempo che possiamo investire per fare quello che ci piace e ci rende felici (sì, anche poltrire sul divano!).

Quando avremo meno cose, senza privarci di nulla, la nostra casa e la nostra vita saranno entrambe più ordinate e lo stress diminuirà drasticamente. A quel punto potremo cercare il modo migliore per organizzare ciò che abbiamo deciso di tenere.

Però buttare è difficile anche quando siamo motivate a farlo.
Ecco allora 3 consigli per vincere l’indecisione e fare il primo passo verso la vita che vogliamo.

1. Butta ciò che non usi

E’ banale, ma vero: per decidere cosa buttare e cosa tenere serve un criterio e il discrimine che ti consiglio è l’utilità.

Non sto suggerendo di guardare solo alla praticità, ma è indubbio che gli oggetti vengano ideati e prodotti per svolgere una funzione, fosse anche meramente decorativa.
Ad esempio, terrai senz’altro il vaso dipinto a mano che ti mette allegria e che ti piace vedere sulla mensola in salotto, ma ti libererai del taglia-ravioli che giace inutilizzato in un cassetto da quanto la zia te l’ha regalato cinque Natali fa.

E se poi mi serve?

Eh già. E se lo butto e poi mi serve? Quante volte ho ripetuto questa frase e quante volte l’avrai sicuramente detta anche tu. Per superare questo scoglio ho due soluzioni: la regola del 20/20 e il metodo della scatola.

Regola del 20/20

I nostri cassetti sono spesso ricolmi di piccoli oggetti: viti, tappi, caricabatterie di 10 anni fa perché, suvvia, non si sa mai: e se il prossimo cellulare, che prevedo di acquistare il più tardi possibile, avesse lo stesso attacco?
Non cadere in questa trappola.
Se puoi sostituire qualcosa che non prevedi di utilizzare nel prossimo anno, spendendo meno di 20 euro e a meno di 20 minuti da casa… butta!

Questo suggerimento, che ho incontrato la prima volta sul blog The Minimalist di Joshua Fields Millburn e Ryan Nicodemus, può essere declinato a seconda delle tue specifiche esigenze; ad esempio, potresti farla diventare la regola del 10/10 o del 30/30. Insomma, l’importante è scegliere un criterio e attenercisi.

Il senso di liberazione che proverai dopo esserti sbarazzata delle cose inutili sarà fantastico.

Metodo della scatola

Se proprio non riesci a deciderti prendi una scatola, mettici dentro gli oggetti che ti creano più remore e aggiungi un biglietto con la data di quel giorno; poi chiudila e mettila in fondo all’armadio, o in balcone, o in un qualsiasi altro posto dove non dia fastidio.
Se dopo un anno non l’avrai mai aperta… allo scattare dell’ora X sbarazzati di tutto!

Potresti avere la tentazione di mettere le cose “da parte”, magari in un cassetto o insieme ad altri oggetti che usi. Non farlo: procedendo in questo modo non butterai via mai niente!

Mi spiace buttare via!

E’ comprensibile, per questo ti consiglio di trovare destinazioni diverse per le cose che non ti servono più: puoi regalarle ad amici e parenti che ne hanno bisogno e daranno loro una nuova vita, oppure puoi donarle a un ente benefico o ancora venderle attraverso un mercatino dell’usato.

Io ho messo in atto tutte e tre queste opzioni ed è stato molto soddisfacente: i vecchi libri delle superiori e gli appunti di scuola sono andati ad un cuginetto che si è iscritto al mio stesso liceo, gli abiti sono stati portati a un’associazione che si occupa di persone in difficoltà, mentre oggettistica e piccoli elettrodomestici sono stati venduti in un mercatino.

2. Inizia dalle cose semplici e procedi poco alla volta

Ricorda di procedere per piccoli passi. Non ti lanciare subito nell’armadio: il rapporto che abbiamo con i vestiti rende difficile separarsene. Inizia invece da oggetti con meno carica emotiva, ad esempio le riviste, ma anche i volantini, i cataloghi o i libretti di istruzioni di apparecchiature che non hai più.

Alla fine pensare in termini di “…mi serve?” sarà così automatico da non richiedere nessuno sforzo.

3. Non perdere tempo!

Ci sono un sacco di cose che possiamo buttare via subito, senza tergiversare. Un esempio? La pubblicità nella buca delle lettere, gli scontrini, gli imballaggi di oggetti o alimenti. Puoi gettare molte di queste cose nei bidoni della raccolta differenziata ancora prima di entrare in casa o subito dopo avervi messo piede: in questo modo eviterai di accumulare per pigrizia o per mancanza di tempo.

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Marica Mario

Marica, #Generation30 e una vita a metà strada tra l'Italia e l'Inghilterra. Ho un'insana passione per borse e rossetti e vorrei il super potere dei capelli sempre in piega. Se avvisti qualcuno che vaga di profumeria in profumeria ricoperto di swatch... probabilmente sono io!

Marica Mario

Marica, #Generation30 e una vita a metà strada tra l'Italia e l'Inghilterra. Ho un'insana passione per borse e rossetti e vorrei il super potere dei capelli sempre in piega. Se avvisti qualcuno che vaga di profumeria in profumeria ricoperto di swatch... probabilmente sono io!

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