Skincare

Tutto quello che devi sapere sugli autobbronzanti

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Non sarà facile andare in vacanza quest’anno e non tutti riusciremo tornare al nostro amato colorito ambrato. Una soluzione per “abbronzarsi” in tutta sicurezza non è solo il lettino solare, ma anche l’autoabbronzante: un prodotto capace di ingannare le cellule del nostro corpo per donarci il colorito che desideriamo.

I miti sull’autobbronzate sono tantissimi, ma nel corso degli anni le formule sono migliorate: niente più abbronzatura a macchie o colorito arancione che si trasferisce sui vestiti e sulle lenzuola.

Volete scoprire tutti i segreti per scegliere l’autobbronzante perfetto, quello in grado di creare un’abbronzatura super naturale? Continuate a leggere.

Tutto quello che c’è da sapere sugli autoabbronzanti

Autoabbronzanti: come funzionano


Per spiegare come funzionano gli autobbronzanti voglio iniziare spiegandovi come NON funzionano. Il colorito che emerge sul viso e sul corpo non si forma per una reale stimolazione della melanina, ma grazie ad uno zucchero, il DHC, che a contatto con la pelle attiva delle molecole in grado di colorarla. Lo stesso processo che, per intenderci, avviene quando si mette una bistecca sul fuoco: la carne rossa si colora e diventa marroncina. Anche in questo caso è il DHC ad agire, mettendo in atto una reazione chimica presente in molti altri alimenti.

Questo ci porta ad una prima regola fondamentale: anche se avete applicato l’autoabbronzante dovete mettere la protezione solare.

Autoabbronzanti: tutti gli step da seguire per un colorito perfetto 

Leggendo le istruzioni riportate sulle confezioni degli autoabbronzanti l’applicazione sembra un vero e proprio gioco da ragazzi, e in effetti può essere proprio così. A patto, però, di seguire precisi step:

  • Esfoliare: per ottenere un’abbronzatura uniforme, con o senza autoabbronzante, l’esfoliazione è un passaggio importantissimo che non si deve mai saltare. Riuscendo a eliminare le cellule morte si evitano accumuli di prodotto o zone poco omogenee. Vi abbiamo consigliato alcuni dei nostri scrub preferiti, andate a dare un occhiata! 


Tip bonus: se avete la pelle sensibile, fate lo scrub 24 ore prima di applicare l’autoabbronzante. Per quanto riguarda il viso prestate particolare attenzione all’attaccatura dei capelli e in mezzo alle sopracciglia, dove si formano più spesso accumuli. 

  • Idratazione: per far assorbire l’autoabbronzante nel modo giusto avete bisogno di idratare la pelle insistendo maggiormente sulle zone più secche come talloni, gomiti e ginocchia. Non abbiate paura di esagerare e continuate ad idratare anche nei giorni seguenti, per fare durare più a lungo l’effetto.
  • Pazienza e perseveranza: non sempre viene tutto bene al primo colpo, sopratutto se è la prima volta che applicate questo genere di cosmetico. In ogni caso, niente paura: esistono metodi per rimuovere le macchie e per sistemare le imperfezioni. Prestate comunque attenzione all’applicazione, quale che sia la formula utilizzata, e non abbiate fretta: la pazienza è la chiave per una stesura corretta.

Autoabbronzanti: come sistemare i danni (ed evitarli)

Se dopo l’applicazione avete riscontrato macchie sul viso e sul corpo, potete risolvere il problema utilizzando uno dei metodi descritti qui sotto: li ho provati in prima persona e sono i più efficaci.

  • Maschere oleose e scrub: per rimuovere gli accumuli, sopratutto sul viso, vi consiglio di insistere con il primo step della doppia detersione (a pelle struccata ovviamente), massaggiando prima l’olio detergente per diversi minuti e lasciandolo poi in posa per almeno 5 minuti. A questo punto potete risciacquare con cura. Successivamente, effettuate uno scrub nelle zone che erano risultate disomogenee. 
  • Bicarbonato e limone: nonostante questo metodo sia molto gettonato e, lo ammetto, funzioni piuttosto bene, non vi consiglio di utilizzarlo per il viso in quanto molto aggressivo. Per metterlo in pratica create una pastella con bicarbonato e limone e lasciatela in posa sulla macchia per 5/10 minuti e poi risciacquate. 

Attenzione ai palmi delle mani, che sono i più insidiosi. Io vi consiglio la soluzione ideata da Jules Von Hep, fondatore del brand Isle of Paradise: seguendo le sue indicazioni, bisogna applicare il residuo di prodotto sulle mani e rimuovere gli eccessi con acqua micellare o salviette struccanti negli spazi delle dita e vicino al polso.

Autobbronzati: come scegliere quello giusto per te

Gli autobbronzanti in commercio si presentano con formule molto diverse tra loro, ma in linea generale possiamo dividerli in due tipologie: ad effetto immediato, che agiscono in 3/4 ore, oppure ad effetto graduale, che agiscono in un maggior numero ore e vanno mischiati all’idratante (rigorosamente in crema). Scegliete una delle due tipologie in base all’effetto desiderato e prestate attenzione alla colorazione: se siete chiarissimi, non prendete un prodotto super dark, almeno non all’inizio. L’abbronzatura deve essere finta ma non deve snaturarvi e, come in tutte le cose, meglio abituarsi piano piano.

Per il corpo io ho scelto l’autobbronzante in gocce di Collistar mentre per il viso il Tan Luxe, di cui vi parlo meglio qui. A tal proposito ricordate di fare una bella doccia la mattina successiva all’applicazione, così da rimuovere gli eccessi, e utilizzate una crema idratante: vedrete che effetto!

Voi utilizzare gli autobbronzanti? Se vi va, parliamone insieme su Instagram! Ci trovate come @beautygenerationsitalia

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Alessia Beltramini

Alessia, 23 anni, studentessa di lettere moderne ma appassionata del mondo beauty fin dalla più tenera età. Tutto potrebbe aver avuto inizio quando mi sono spalmata in faccia la pasta fissan a soli 3 anni. Tingo i miei capelli di rosso da quando avevo 15 anni e amo i rossetti, anche quelli dai colori più pazzi. La doppia detersione è il mio credo.

Alessia Beltramini

Alessia, 23 anni, studentessa di lettere moderne ma appassionata del mondo beauty fin dalla più tenera età. Tutto potrebbe aver avuto inizio quando mi sono spalmata in faccia la pasta fissan a soli 3 anni. Tingo i miei capelli di rosso da quando avevo 15 anni e amo i rossetti, anche quelli dai colori più pazzi. La doppia detersione è il mio credo.

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